Spesso osservo, sopratutto sui social, persone che lodano una certa dieta piuttosto che un’altra, perché solo quella porta risultati estetici e vantaggi per la salute, essendo l’unica e la “migliore” in termini di risultati.
Se esistesse una tale dieta, non avremmo un numero così allarmante di obesità, diabete,ipertensione e comorbilità associate.
Oggi grazie, anche, alla letteratura scientifica abbiamo buona conoscenza di diverse strategie nutrizionali (digiuno intermittente, low carb, dieta chetogenica, tra gli altri) che vengono utilizzate con lo scopo di curare patologie, ma anche impiegate nello sport relativamente agli obiettivi e secondo la periodizzazione dell’allenamento (carb cycling). L’uso della dieta chetogenica, che utilizza grandi quantità di grassi e quantità molto basse di carboidrati può essere utilizzata, ad esempio, per trattare l’epilessia refrattaria , la sindrome metabolica e l’obesità. Una dieta ricca di carboidrati, invece, può/deve essere utilizzata, ad esempio, da atleti che hanno un elevato dispendio energetico. In alcuni casi possono essere opportune diete a basso contenuto di carboidrati, in altri casi può essere valida una strategia con quantità più generose.La dieta migliore è quella progettata specificamente per te tenendo conto della tua individualità, ogni individuo ha le proprie peculiarità metaboliche, biochimiche,sociali, psicologiche e specifiche esigenze a seconda dello sport o dello stato di salute in cui si trova.