Mangiamo troppo, ci riempiamo di dolci, di ogni genere di comfort food e siamo spesso sedentari. Tutti ne siamo consapevoli, così come tutti sappiamo che un frutto ci può far bene ed una merendina no! Ma perché mai ci è cosi difficile percorrere la via corretta nonostante la conoscenza ? La risposta la possiamo trovare in ognuno di noi, nelle emozioni!
Il cibo evoca emozioni, intese come sensazioni forti che si distinguono dal ragionamento e dalla conoscenza. Le emozioni assolvono a diverse funzioni importanti per la nostra sopravvivenza, il cervello elabora costantemente tutte le informazioni ed evoca una risposta emotiva adeguata. Le emozioni infatti sono una delle leve più importanti del marketing, sopratutto quando si tratta di attirare l’attenzione e favorire la vendita di prodotti alimentari. Un esempio sono i numerosi divi di Hollywood al soldo delle pubblicità del food Solo per ricordarne qualcuno, il mugnaio Antonio Banderas con la sua gallinella Rosita, per mulino bianco; Il mitico Cyrano De Bergerac cinematografico, Gerard Depardieu, che ha prestato il suo volto alla passata Cirio; anche Robin hood, Kevin Costner è passato ad interpretare se stesso mentre mangia tonno Rio mare… mi fermo qui anche se l’elenco è davvero molto lungo! Ma ci si poteva accontentare delle star del cinema adesso che vanno di moda gli chef ? Ma certo che no! E via con Carlo Cracco testimonial delle patatine San Carlo , i suoi colleghi Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, rispettivamente per Gorgonzola e Amadori!
E poi ci sono loro, i divi dello sport, sportivi di professione già ricchi e idoli di maree di ragazzini , venduti alla pubblicità del junk food, nei loro spot consigliano colazioni e spuntini a base di nutella, pavesini, kinder… Tutto gira attorno alla persuasione, in questo caso motore di cattive abitudini. Anziché incoraggiare ad una regolare attività fisica, passione per lo sport e cura di se stessi, si spinge verso un’elevato consumo di “prodotti alimentari” che minano la loro salute. I bambini, ma anche i genitori, rimangono parecchio influenzati dal messaggio degli atleti proprio per la loro ottima forma fisica che, naturalmente, non rivela gli effetti di un eccessivo consumo di zuccheri. In Italia, dove conserviamo il triste primato europeo di nazione con il tasso più alto per sovrappeso e obesità infantile, tutto ciò non dovrebbe accadere.Stanno, consapevolmente, tradendo la fiducia che i più piccoli ripongono in loro!
Nei supermercati delle nostre città possiamo trovare tonnellate di prodotti ricchi di zuccheri, grassi idrogenati, sale, conservanti, emulsionanti, coloranti, aromi… sostanze capaci di generare una maggiore sensazione di piacere al consumatore rispetto ad alimenti naturali e sani. Le industrie alimentari si avvalgono di laboratori di analisi sensoriale che studiano minuziosamente i prodotti in fase di progettazione, la percezione dell’aspetto, del colore, odore, sapore, consistenza, etc… Tutto ciò con il fine di aumentare l’accettabilità del loro nuovo prodotto, rispetto al precedente o a quello della concorrenza.
Il cibo nel corso della nostra storia evolutiva ha, ovviamente, assunto il ruolo fondamentale di nutrimento, che ha permesso la conservazione della specie, ma anche di piacere e gratificazione che rende più “dolce” la vita. Con il passar del tempo l’uomo ha considerevolmente stravolto la propria realtà ,trasformandosi da cacciatore raccoglitore ad acquirente compulsivo da supermercato, così il ruolo dell’alimento come fonte di piacere e gratificazione ha avuto la meglio, e l’industria alimentare conscia di questa involuzione, giocherella agevolmente con le nostre emozioni. Dobbiamo difenderci e proteggere sopratutto i bambini da questi continui stimoli, ridonando al cibo la sua giusta dimensione, cercando, magari, piacere e gratificazione anche altrove! Fortunatamente sempre più persone sono consapevoli del ruolo che ha assunto il cibo nella nostra salute e sui possibili rischi, anche perché ci ritroviamo con un aumento epidemico di sovrappeso, obesità e tutto ciò che ne deriva, come diabete, sindrome metabolica, tumori ed altre patologie legate allo stile di vita!